Oggi assistiamo a un cambio di paradigma. Se prima la sostenibilità era identificata con l’oggetto – come un prodotto, un servizio o un progetto – ora l’attenzione si sta spostando sul soggetto che lo propone. Per questo parliamo di  ESG Identity (e ne parleremo a lungo!); perché per una azienda, di qualsiasi natura, diventa sempre più importante la percezione che gli stakeholders hanno di questa.

Dal lato delle aziende, c’è un mercato (specialmente nella fascia Millennials e Gen Z) che chiede alle società un maggiore impegno sul fronte della sostenibilità. Ma non solo, gli operatori economici devono saper soddisfare requisiti sempre più rigorosi all’interno di una catena di fornitura. 

Dal lato della finanza, il discorso non cambia, e riscontriamo il medesimo trend sulla base di alcuni dei nostri studi. Ad esempio una ricerca “SRI: il coinvolgimento consulente-cliente” sviluppata da ETicaNews e Anasf rivela che il 50% dei consulenti ha riscontrato una crescita di interesse da parte dei propri clienti verso l’origine dei fondi: chi gestisce o crea il prodotto finanziario. Da una seconda ricerca “I consulenti: i clienti chiedono l’identità ESG dei gestori (che è addirittura un’analisi specifica della ESG Identity delle SGR)  emerge invece già una volontà strutturale di impegnarsi verso i fattori che, fino a non molti mesi fa, si cercavano unicamente negli asset investiti.

Questi cambiamenti rilevano l’importanza e la necessità di sviluppare un’identità ESG, un percorso complesso nel quale ESG Academy è pronta ad accompagnarvi.

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